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Germania, il taboo si chiama Italia

Germania, il taboo si chiama Italia. Da 20 anni la nostra Nazionale non perde contro i tedeschi. Questa sera Conte sembra intenzionato a schierare il tridente composto da Insigne, Zaza e Bernardeschi

Da 20 anni la nostra Nazionale non perde contro i tedeschi.

L'ultima sconfitta risale al giugno '95, quando sulla panchina azzurra sedeva Arrigo Sacchi.
Si giocava per il Centenario della federcalcio svizzera, a Zurigo: 2-1 per loro, con

la sfortunata rete di Paolo Maldini.
Da quella sera, però, la musica sembra davvero cambiata: sono ben 7 i confronti che l'Italia non manca, diventando un vero è proprio taboo per i tedeschi. 4 sono le amichevoli: con 2 vittorie e 2 pareggi per gli azzurri. 3, invece, le sfide in competizioni ufficiali: lo 0-0 nel girone di Euro '96; lo storico trionfo in casa loro, nella semifinale del Mondiale 2006, con l'emozionante corsa di Grosso ed infine il successo più fresco, quello per 2-1 nella semifinale di Euro 2012, con la doppietta di Mario Balotelli.

Se si allarga lo spettro temporale, il discorso non cambia. Nelle partite a eliminazione diretta di Europei e Mondiali l'Italia ha sempre vinto contro i tedeschi. Che si parli di Germania Ovest, o Germania Est che sia. Leggendari il 4-3 nella semifinale di Messico '70 e il 3-1 nella finale di Spagna '82.

Questa sera, l'arma principale per colpire la Germania potrebbe essere la "gioventù azzurra": Conte sembra intenzionato a schierare il tridente composto da Insigne, Zaza e Bernardeschi. Il giovane trio poco avrà gioito per i 20 anni di dominio Italia, ma sicuramente sarà pronto e motivato a prolungare la striscia vincente degli azzurri.

A livello di club, però, le contraddizioni sono molte, con le squadre tedesche che dominano le competizioni europee. Ultima la clamorosa eliminazione della Juventus contro il Bayern Monaco. Meno recente la sconfitta della Lazio contro il Leverkusen, che è costata la Champions ai biancocelesti.