Giocare può causare dipendenza patologica - È vietato il gioco ai minori di anni 18 

Le partite truccate

Il copione delle scommesse su risultati anomali si ripete ogni weekend e il fenomeno riguarda i campionati di mezza Europa

Il primo messaggio arriva via WhatsApp alle 19,35 di giovedì scorso: "Massima divisione del campionato di calcio maltese, Mosta-Pembroke finirà con almeno 4 goal totali". La partita è iniziata da pochi minuti e il risultato è fermo sullo 0-0. L'equilibrio però non dura: la

squadra di casa si porta in vantaggio. Secondo sms: "Il Pembroke segnerà cinque goal". La profezia sembra davvero azzardata, in quel momento il parziale è 2-0. Poi succede l'inimmaginabile: in 12 minuti gli ospiti ribaltano il risultato, all'intervallo il tabellino recita 2-3. Finirà 3-5. Per la gioia dei tifosi della squadra vittoriosa. Ma - soprattutto - per quella dei tanti (troppi) scommettitori che hanno indovinato l'esito della sfida.

L'uomo con la sfera di cristallo si chiama Francesco Baranca ed è il segretario generale di FederBet, organizzazione che riunisce una serie di bookmaker internazionali. La sua missione è andare a caccia di partite truccate. Quando ancora lavorava per Sky Sport 365, era stato tra i primi a denunciare il fenomeno del "matchfixing" in Italia a cui seguì l'inchiesta della Procura di Cremona. Qui le doti divinatorie non c'entrano. Baranca non è un indovino: monitora in tempo reale i flussi di scommesse. E, a volte, i conti non tornano. "Ogni fine settimana si giocano partite truccate e i campionati italiani non sono un'oasi felice. Per combinare un risultato basta che siano d'accordo anche solo tre o quattro calciatori". Senza scordare il ruolo di dirigenti e affini: il direttore tecnico del sopraccitato Mosta è Adrian Farrugia, fratello di Robert, considerato dalla Procura di Catanzaro uno dei grandi finanziatori di combine delle partite di Lega Pro.

In attesa dell'Over
Ma un risultato strambo non basta. Ecco così che l'oracolo del pallone torna a farsi vivo alle 11 di sabato: "Play off di Serie B in Romania, il Mioveni batterà il Brasov segnando almeno 3 reti". Eppure il primo tempo fila via senza acuti, quando mancano pochi secondi all'intervallo il risultato è fermo sullo 0-0. Da segnalare solo qualche errore di troppo sottoporta. Intanto la quota dell'over (minimo 3 goal) sale. Poi accade qualcosa di strano: l'attaccante dei padroni di casa entra in area di rigore, tenta un dribbling, ma si allunga troppo la palla; l'azione sembra sfumare, finché un difensore interviene in scivolata e lo atterra. L'arbitro fischia: è calcio di rigore. Il Mioveni si scatena e segna tre reti in sei minuti. Su una respinta maldestra del portiere arriva il primo goal degli ospiti. Finisce 4-2.

Mezza Europa
È un copione che si ripete ogni weekend: flussi di puntate anomali su risultati rocamboleschi e scommettitori che puntualmente ci prendono. Il fenomeno riguarda i campionati di mezza Europa, quasi sempre si tratta di serie minori. È la prova che le partite sono truccate? No. Ma il sospetto è per lo meno legittimo. Sabato 30 aprile, ore 17. Il Penafiel sfida l'Oriental per il campionato di Serie B portoghese. "Over con segno 1", prevede Baranca. Agli scommettitori che hanno puntato su quel pronostico basta attendere il quinto minuto del secondo tempo: è 2-1. Poi arriva un'altra soffiata via sms: "Fra poco fanno il terzo". Passano quattro minuti e la profezia si avvera: il Penafiel cala il tris. Baranca "indovina" anche una partita della Serie A romena (Viitorul Constanta-Targu Mures: 6-1) e una della Serie B russa (Baltika-Arsenal Tula: 1-4).

In Italia
Il giro d'affari delle scommesse mondiali sul calcio è stimato in mille miliardi di euro all'anno: grossomodo 2/3 del nostro Pil. Solo la Serie A raccoglie 20 miliardi, calcola Sportradar. In Italia vigilare contro il calcio truccato spetta a Monopoli e polizia. Nell'ultima stagione le partite sospette segnalate alle Procure si contano sulle dita di una mano (al Messina il poco lusinghiero primato). Quindi tutto regolare? Non è così semplice. Infatti sempre più spesso i bookmakers, di fronte a flussi di scommesse anomali, decidono di non accettare puntate. "I calciatori che vendono le partite ci sono anche in Italia, eccome", racconta un dirigente di una società di scommesse, che chiede l'anonimato. "Ogni domenica rischiamo di perdere una montagna di soldi, ma ci siamo fatti furbi". In queste ultime giornate, infatti, la maggior parte delle partite di Lega Pro non viene quotata dalle agenzie. Eurobet, uno dei pochi operatori che accetta ancora scommesse sulla terza serie italiana, per l'ultima giornata ha lasciato aperte le puntate per otto partite su 27. Le quote sono blindate (tra 2 e 3,5) e dagli elenchi restano esclusi tutti i match del girone C, quello del Sud, considerato il più a rischio combine.