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Scommesse: la value bet

Scommesse: la value bet. La value bet è una scommessa che si effettua quando si considera la quota offerta dai bookmakers sbagliata

La value bet è una scommessa che si effettua quando si considera sbagliata la quota offerta dai bookmakers, ovvero una scommessa con un valore "nascosto o intrinseco". Si ha una value bet vera e propria nel momento in cui la quota che analizziamo

risulta superiore a quella che riteniamo essere corretta (alla stima che ne facciamo).

Per comprendere se una scommessa sia una value bet, dobbiamo necessariamente affidarci a un giudizio soggettivoil nostro – che deve essere il più preciso possibile.

Calcolare una value bet
Ogni quota rappresenta la percentuale di riuscita di un evento secondo i quotisti. Per calcolare una value bet è doveroso convertire le quote in percentuali. La formula:
100/quota = percentuale assegnata

Facciamo un esempio pratico guardando le quote di Milan-Latina di Coppa Italia:
Milan @1.20
X @8.0
Latina @12

Le percentuali assegnate dai bookmakers ai segni di questa partita sono:

Milan 83.33%
X 12.5%
Latina 8.33%

Avrete già notato che la somma dei tre esiti supera il 100%, attestandosi al 104.16%. Lo scarto tra questa percentuale e il 100% è il vantaggio del bookmaker nei confronti degli scommettitori. Il famoso Aggio.

Il procedimento per scovare una value bet non è dificile:
1. assegnate una percentuale di riuscita a un evento
2. calcolate quella dei bookmaker
3. confrontatele: se la vostra è superiore avete valore in quella scommessa.

Restiamo sull'esempio di Milan-Latina:
1. senza guardare le quote (dei bookmaker) stabiliamo che il Latina possa vincere questa partita il 15% delle volte
2. calcoliamo la percentuale attribuita dai bookmaker: (100/quota)=8.33%
3. la nostra è superiore per il 6.67% ergo questa è una value bet.

Un errore molto comune in questi casi è quello di scommettere sui favoriti senza ragionare in termini di valore, basandosi esclusivamente sul blasone e sulla forza dei campioni:
1. crediamo che il Milan abbia l'80% delle possibilità di vittoria
2. il bookmaker gli assegna l'83.33%
3. la nostra probabilità è inferiore a quella dei bookmaker, quindi non dovremmo mai puntare su questa quota.
In questo caso, infatti, la nostra stima è inferiore a quella dei quotisti e quel 3.33% di differenza sarebbe sostanzialmente un vantaggio per il banco nei nostri confronti.

Un buon scommettitore non è colui che ha più coraggio o punta più forte. La caratteristica principale dello scommettitore vincente, cioè del professionista, è un metro di giudizio che si avvicini alla perfezione. Se volete vincere con le scommesse dovete essere più bravi a determinare la percentuale di riuscita di un evento rispetto a un quotista.

In fondo le scommesse si riducono a una sfida tra scommettitori e bookmaker. Va sempre tenuto a mente che anche dietro alle quote ci sono delle valutazioni soggettive e che nessuno è perfetto: ogni giorno i bookmaker commettono decine di errori ed è in quei casi che il professionista si butta a capofitto per approfittarne!!!