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La formula di Kelly: strategia pura!

La strategia di Kelly permette allo scommettitore di individuare l'importo ottimale da puntare prendendo in considerazione la quota dell'evento e il pronostico

Scommettere in singola, si sa, è la miglior tecnica per controbattere l'aggio che i bookmakers applicano alle quote. Spesso però si commettono degli errori di valutazione e di gestione del

proprio bankroll. La formula ideata da Kelly rappresenta il primo strumento da apprendere per chi sceglie di scommettere su eventi singoli.

La strategia di Kelly permette allo scommettitore di individuare l'importo ottimale da puntare prendendo in considerazione la quota dell'evento e il pronostico. Scommettere una cifra maggiore implicherebbe un rischio inutile, scommettere di meno comporterebbe un rendimento più basso.
Per ricavare il massimo profitto è necessario stimare la probabilità reale di riuscita della scommessa. È importante che questa stima sia la più precisa possibile, perché da ciò dipende il successo dal criterio di Kelly.
La puntata ottimale è espressa da una percentuale del proprio budget (o bankroll): per calcolare l'importo della puntata, è necessario quindi conoscere la quota proposta sull'evento dal bookmaker (Q) e determinare con precisione la probabilità (P) che il nostro pronostico risulti vincente.

La formula di Kelly:

% del bankroll da scommettere sull'evento = ((Q x P)-1) / (Q-1)

quindi

Kelly % = (((Quota x (stima di probabilità)) - 1) / (Quota - 1)) x 100
[
si noti che la probabilità è un numero p tale che 0<=p<=1 per cui, ad esempio, una probabilità del 50% ci dà p = 50/100 = 1/2; ancora, p = 0 indica l'evento con probabilità nulla, l'evento che non si verificherà mai; per finire p = 1 indica l'evento certo]

Il criterio di Kelly, ideato in 1956 da John L. Kelly, ha come scopo massimizzare la crescita del bankroll a lungo termine determinando lo stake ottimale per ogni scommessa. Il suo principale vantaggio è che permette di gestire le proprie risorse in modo efficiente, evitando che una serie negativa azzeri le nostre possibilità. Tutto dipende dalla capacità di pronosticare la quota dell'evento: se si fanno stime al di sopra di quella reale (ad esempio, un 50% quando la probabilità reale è 40%) allora il risultato trovato mediante la formula sarà troppo alto e la strategia fallace. Se, al contrario, le stime sono inferiori a quelle reali (ad esempio un 40% quando la probabilita reale è 50%), si guadagnerà meno del dovuto.

Esempio:

Il budget-scommesse è pari a 10.000 euro. Consideriamo l'evento testa-a-testa tra Rossi e Marquez:
Rossi @ 2.10 - Marquez @ 1.70

Secondo le nostre previsioni, Rossi ha il 50% di probabilità di battere Marquez nel testa-a-testa.
Con la formula di Kelly si ottiene :

Kelly % = (((2.1 x 50%)-1) / (2.1-1)) x 100 = 4.54%

La somma ottimale da puntare su Rossi è, quindi, il 4.54% del tuo budget.

Occhio però! La formula di Kelly dà i suoi frutti a lungo termine. Non bisogna quindi "azzardare"!

Individuare sempre la quota migliore in base al rapporto prezzo/probabilità è fondamentale. Il segreto della formula di Kelly è riuscire a stimare più correttamente dei bookmakers il risultato di un evento.

Mettere un limite massimo all'importo di una singola puntata per non rischiare perdite notevoli è necessario. In base al proprio budget dal 3% al 5% massimo per singola puntata è un limite ottimale.